
RINASCITA VIBRAZIONI.. INCANTO
di Salvatore Di Palma
Dopo il successo di pubblico e di critica della prima edizione, nata dalla genialità del Curatore D’Arte Salvatore Di Palma promossa dall’ Associazione culturale Euro Arte Italia, che si è tenuta a Napoli, nella chiesa di San Severo al Pendino, in via Duomo 286 con il Patrocinio del Comune di Napoli, Giugno 2022 organizzata in un periodo di sconforto mondiale. La prima mostra dopo il Covid, nata per portare speranza ed emozioni sotto il segno dell’arte e della solidarietà.
IL Presidente Salvatore Di Palma ha voluto ripetere l’esperienza promuovendola ad altri comuni della Regione Campania che saranno pubblicate sui siti dell’associazione.
IL LABORATORIO ARTISTICO ITINERANTE CONTINUA CON LA CITTA’ BACOLI NA)
BACOLI, Campi Flegrei incubatrice dell’Arte contemporanea: Scopo di questo evento è quello di far conoscere l’ambizioso progetto della rassegna portando all’attenzione internazionale, cioè, il patrimonio artistico contemporaneo del territorio di BACOLI e di tutti i comuni della provincia; valorizzarne la ricchezza e la varietà che sono finora rimaste nascoste. Si tratterà di un progetto che durerà nel tempo e che costituirà un LABORATORIO ITINERANTE che ogni anno avrà luogo in tutte le città della regione Campania, e sarà aperto alle divulgazione dei vari settori delle Arti e della Cultura, così come alle differenti aree geografiche della nostra Italia .
Nella mostra: Rinascita, Vibrazioni , Incanto” si vogliono puntare i riflettori su due elementi che accompagnano e seguono la rinascita stessa. Il primo è costituito dalle ” VIBRAZIONI ” intese come flussi di energia, positiva e negativa a un tempo stesso, che spingono verso la distruzione per poi dar vita a una successiva ricostruzione . Una nuova vita non è, infatti, possibile se non si abbandona quella vecchia e gli impulsi che portano a tale cambiamento sono, per questo, meritevoli di essere analizzati e rappresentati. Il secondo elemento è costituito dall’ INCANTO ossia dall’effetto che la rinascita ha in chi vi assiste.
Il cambiamento, infatti, nell’ambito di un simile processo, è talmente grande che non può che generare un senso di stupore in chi sta intorno.
La rinascita, dunque, come frutto di influenze profonde diviene una fonte di ispirazione.
Gli anni compresi dall’inizio del 900 ad’oggi, rappresentarono un momento di intensa vitalità e di rinnovamento dei mezzi espressivi dell’arte italiana.
In questo periodo si succedettero repentinamente grandi avvenimenti, impensabili fino a poco tempo prima, che videro per la prima volta la partecipazione corale del popolo. Si assiste a tutt’oggi nel mondo dell’arte a un profondo mutamento dei generi pittorici, dei temi, delle gerarchie e, soprattutto, alla nascita di una pittura ispirata a diversi stile e tendenze diversi in grado di competere con la pittura di storia internazionale.
Gli scopi e finalità della collettiva è dare visibilità a ciò che emerge dalle mani dell’artista raccontando una storia comune, un mondo di sentimenti, di emozioni, di ricordi che non viene disperso ma conosce nuova vita nel momento in cui le dimensioni temporali e percettive si fondono.
Dal giorno 03/05/2024 al 19 Maggio, nel Real parco Borbonico al Fusaro – sala dell’Ostrichina- BACOLI , ci sarà la seconda edizione della Mostra D’arte contemporanea organizzata dall’associazione Euro Arte Italia. Un evento al quale parteciperanno artisti, scultori e fotografi della Campania e Regioni limitrofe. A questo evento parteciperanno 32 artisti come da locandina allegata ed altri ospiti di rilievo nazionale. Sarà un evento che mira a valorizzare il territorio e le opere d’arte moderna dei suddetti artisti. Un evento patrocinato dal Comune di Bacoli.
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Edificio dell’ OSTRICHINA
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A Bacoli, nel parco che dà accesso alla Casina Vanvitelliana, sul Lago Fusaro, con il suo ponte ligneo, c’è un altro edificio di epoca borbonica. Si tratta dell’Ostrichina, comunemente nota come Sala Ostrichina per la presenza di una spaziosa sala per congressi ed eventi, utilizzata dal Comune di Bacoli anche come aula consiliare. È una costruzione di metà Ottocento, il suo nome deriva dalla coltivazione delle ostriche che avveniva nel lago. Inizialmente doveva essere un immobile costruito su palafitte, sull‘acqua, poi fu trasformato in Gran Ristorante per volere del Re Ferdinando.

Il Palazzo dell’Ostrichina, al cui interno vi è la più nota “Sala dell’Ostrichina” (o per abbreviazione “Sala Ostrichina”), è uno degli immobili presenti tutt’ora all’interno del Compendio Vanvitelliano del Fusaro, il Real Sito Borbonico presente nel Comune di Bacoli. Una vasta area situata sulla sponda ad est del Lago Fusaro in cui, di rimpetto ai giardini del parco, voluti da Re Ferdinando IV di Borbone, si trova la Casina Vanvitelliana, casino di caccia che il re volle farsi costruire da Luigi e Carlo Vanvitelli nel 1782. L’edificazione del palazzo dell’Ostrichina è successiva al 1805, poiché inizialmente l’ingegnere Costantino Portanova, assistito da Francesco de Vito Piscicelli, era stato incaricato dalla famiglia reale per tracciarne l’impianto e provvedere alla costruzione delle fondamenta di un sito capace di sorreggersi sul lago con palafitte. I lavori, però, furono sospesi nello stesso anno a causa del susseguirsi degli eventi politici (l’arrivo di Napoleone e la nascita del Regno d’Italia).
L’Ostrichina, un altro palazzo sul lago dopo la Casina Vanvitelliana
Uno scambio di lettere tra l’ingegnere Portanova ed il Marchese di Montorio Spiriti, amministratore del Real Sito di Capodimonte, a cui spettava la giurisdizione del sito borbonico, fornisce un quadro chiaro sulle vicende che hanno portato all’edificazione dell’immobile sul lago Fusaro, le tecniche che ne hanno accompagnato la realizzazione e poi l’utilizzo e il costo dei materiali occorrenti per la fabbrica. Il nome “Ostrichina” derivava dalla presenza della coltivazione delle ostriche che avveniva all’interno del Lago Fusaro mediante l’utilizzo di nasse sospese da pali di legno lungo cui le ostriche, appunto, poste in posizione verticale, potevano continuare a “respirare” e quindi a crescere. Il pavimento del palazzo in costruzione avrebbe poggiato proprio su palafitte al di sotto delle quali stanno sospese proprio le nasse ripiene del pregiato mollusco locale. Questo perché all’origine il parco vanvitelliano non si presentava all’epoca come si presenta oggi, essendo le sponde del lago non definite come lo sono ora.
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Piazza Gioacchino Rossini 1, Bacoli | |
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